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Agriturismo

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L'agriturismo in Italia è nato molti anni fa come una forma di accoglienza da parte di contadini che mettevano a disposizione dei visitatori i prodotti tipici della terra e dell'allevamento.

A seguito della crisi dell'agricoltura del dopoguerra si è reso però necessario ricercare nuove attività da parte degli agricoltori: l'accoglienza è una di queste.

La propensione ad accogliere i visitatori ha subito una crescita davvero notevole in questi ultimi anni, ed ha visto nascere molti agriturismi. Accanto a quelli che esistevano già da decenni ne sono sorti di nuovi, fondati talvolta da persone desiderose di avviare una nuova attività, spesso una nuova vita, a contatto con la natura.

Oggi soggiornare presso un agriturismo significa non solo assaporarne la tradizione ma anche essere accolti in strutture sempre più organizzate e professionali.

E' una forma di turismo nella quale il turista è ospitato presso un'azienda agricola e l’accoglienza è organizzata in connessione con l'attività agricola.

La definizione di “agriturismo” è stata coniata, a metà degli anni sessanta, in concomitanza con la fondazione dell’associazione Agriturist, promossa dalla Confagricoltura e presieduta dall’imprenditore agricolo toscano Simone Velluti Zati. Dopo un periodo di promozione culturale e politica, l’agriturismo è entrato per la prima volta nella legislazione italiana, a livello locale, nel 1973 (provincia autonoma di Trento); a livello statale, la prima legge-quadro per la disciplina del settore è stata emanata nel anni 1985 (Legge 5 dicembre 1985, n. 730). Attualmente sono vigenti una nuova legge-quadro statale (Legge 20 febbraio 2006, n. 96), che indica alle Regioni i principi generali di definizione dell’attività agrituristica, e leggi regionali che indicano alle imprese criteri e limiti per l’esercizio dell’attività stessa.

Secondo la Legge 96/2006, per attività agrituristiche si intendono le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli, anche nella forma di società di capitali o di persone, oppure associati fra loro, attraverso l'utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali.

Possono essere addetti allo svolgimento dell'attività agrituristica l'imprenditore agricolo e i suoi familiari, nonché i lavoratori dipendenti a tempo determinato, indeterminato e parziale, che sono considerati lavoratori agricoli ai fini della disciplina previdenziale, assicurativa e fiscale vigente. Il ricorso a soggetti esterni è consentito esclusivamente per lo svolgimento di attività e servizi complementari.

Rientrano fra le attività agrituristiche il dare ospitalità in alloggi o in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori, somministrare pasti e bevande costituiti prevalentemente da prodotti propri e da prodotti di aziende agricole della zona, ivi compresi i prodotti a carattere alcoolico e superalcolico, con preferenza per i prodotti tipici e caratterizzati dai marchi DOP, IGP, IGT, DOC e DOCG o compresi nell'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali, organizzare degustazioni di prodotti aziendali, ivi inclusa la mescita di vini, organizzare, anche all'esterno dei beni fondiari nella disponibilità dell'impresa, attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva, nonché escursionistiche e di equiturismo, anche per mezzo di convenzioni con gli enti locali, finalizzate alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale.

L’attività agrituristica può essere realizzata esclusivamente in edifici rurali preesistenti nelle aziende agricole e non più utili alla conduzione del fondo.

Inizialmente concepito come una forma di accoglienza molto semplice, organizzata dagli agricoltori allestendo sommariamente alloggi in edifici aziendali resi disponibili dal rapido ridimensionamento degli occupati in agricoltura, l’agriturismo si è via via evoluto offrendo comfort e servizi adeguati alle esigenze del turismo moderno, pur coerenti con la connessione all’attività agricola prevista dalla legge. In crescita anche l’offerta di servizi didattici con la diffusione delle cosiddette fattorie didattiche che accolgono studenti per far conoscere i diversi aspetti dell’attività agricola e della preparazione di molti alimenti (vino, olio, miele, formaggi, salumi, ecc.).

L’offerta di agriturismo è in costante crescita. Dapprima concentrata in piccole aziende agricole nelle zone collinari e montane, interessa oggi anche grandi aziende, pure di pianura, dando un prezioso sostegno ai redditi agricoli e contribuendo alla conservazione del paesaggio attraverso il recupero degli edifici rurali abbandonati, al consolidamento dell’occupazione in agricoltura ed alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio. L’agriturismo ha inoltre dato impulso allo sviluppo di altre forme di turismo rurale (piccoli alberghi di charme, alberghi diffusi, bed and breakfast, case vacanze).

Anche la domanda di agriturismo si è notevolmente modificata negli ultimi anni: prima interessava una ristretta cerchia di appassionati di tradizioni e specialità enogastronomiche, oggi coinvolge larghi strati popolari motivati dal contatto con la natura, la buona tavola, la tranquillità, i prezzi generalmente contenuti. Le aziende, inizialmente ad apertura prevalentemente stagionale, attualmente sono per lo più attive per l’intero arco dell’anno, ospitando per i fine settimana come per periodi più lunghi durante le vacanze estive.

Il gestore è l'imprenditore agricolo o contadino.