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Quali bicchieri usare

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PICCOLA STORIA DEL BICCHIERE

Dopo l'uso delle mani, l'uomo imparò a servirsi del corno bovino per bere il vino.
I primi "bicchieri“ usati dall'uomo sono oggetti semplici presenti in natura: conchiglie, corni, legno o simili. Per il vetro bisogna aspettare i fenici. Nel suo "Naturalis Historia" Plinio parla del vetro come di una scoperta accidentale, fatta dai fenici che trasportavano blocchi di nitrato. Sostarono lungo le rive del fiume Belus, e non disponendo di pietre per sorreggere le caldaie, per preparare il fuoco usarono impropriamente i blocchi di nitrato.
Il caldo, la sabbia e il nitrato crearono la prima forma vitrea della storia.
E' certo che in Siria, tra il ll° e il XV° secolo a.c. esistevano già i soffiatori di vetro.
l Romani bevevano in coppe di metallo fino al I° secolo a.c., periodo in cui risale la scoperta del bicchiere soffiato. Attraverso le loro conquiste in Medio Oriente, i Romani conobbero l'arte vetraria della Siria e ben presto scoprirono quanto più gustoso fosse il vino bevuto nel vetro.
I bicchieri di allora erano semplici, senza fusto, e non venivano mai messi a tavola. Solo verso la fine del ’500 si iniziò ad usare un bicchiere per ogni commensale.
Dal '500 in poi, la patria dei bicchieri in vetro diventa Venezia. Le forme cilindriche si arricchiscono del piede, gli steli si allungano, e si allargano le coppe.
Nel '700 in Europa ed America nascono due nuovi tipi di vetro: al piombo (cristallo), scoperto in Inghilterra, e quello al potassio, scoperto in Boemia.
Ma é soltanto nel XIX secolo, con la produzione industriale, che vengono canonizzate le caratteristiche necessarie per il bicchiere ideale a degustare il vino: "esso ha da essere trasparente ed incolore, di vetro o di cristallo, con le pareti sottili e prive di qualsiasi decorazione o intaglio."
Oggi nel ventunesimo secolo, nell’era della comunicazione, il bicchiere in vetro é il compagno inseparabile del buon vino, dove forme studiate appositamente mettono in risalto i requisiti dei vari prodotti, e linee innovative ed estetiche rendono il contenuto ancor più "affascinante". ll calice diventa oggi un elemento essenziale per il successo e la degustazione di un buon vino.
Nasce così il vetro sonoro superiore senza piombo, soffiato meccanicamente, che eleva le caratteristiche tecniche dei bicchieri da degustazione, rendendo il vetro ancora piu sottile, più trasparente e più resistente ma soprattutto più ecologico.


IL BICCHIERE DA DEGUSTAZIONE

II bicchiere è quel contenitore di vetro, cristallo, o vetro sonoro superiore che permette di apprezzare e valutare tutti gli aspetti organolettici di un vino: il suo aspetto, i suoi aromi, ed esalta nel giusto modo il suo sapore.
Ogni vino è diverso da qualunque altro e ognuno, per potere esprimere il meglio delle proprie caratteristiche, ha bisogno sia di condizioni di servizio adeguate, come la temperatura, ecc, così come di adeguati bicchieri aventi forme e caratteristiche specifiche per la valorizzazione di specifici aspetti. Il bicchiere da degustazione deve essere di cristallo, mezzo cristallo, meglio se in vetro sonoro superiore senza piombo.
Per chi degusta un vino basta un bicchiere simile al prototipo codificato dal’INAO e dall'ANFOR (bicchiere ISO normalizzato): é un bicchiere di vetro cristallino a forma di tulipano che ha la prerogativa, come tutti i buoni bicchieri da degustazione, di restringersi verso la sommità. Questa forma consente al vino di non disperdere i propri aromi e al naso, che va letteralmente a tappare l'apertura, di percepire al massimo l'intensità odorosa. Questo bicchiere si é rivelato adatto per la degustazione di qualsiasi tipo di vino.
Il bicchiere va riempito di un terzo, o poco più, della sua capacità: ciò permette di agitare il vino con movimenti rotatori, senza spanderlo. Nella parte vuota del bicchiere si volatilizzano infatti le sostanze odorose.
I bicchieri si lavano con acqua calda, utilizzando preferibilmente sapone di Marsiglia che non lascia odori.
Non si asciugano, ma si lasciano sgocciolare sospesi per il piede.
Si custodiscono in una vetrina a testa in su.