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Cibo ed Eros

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Cibo ed eros a San Valentino

"Mi pento di tutte le diete, dei piatti deliziosi rifiutati per vanità, così come mi pento di tutte le occasioni di fare l'amore lasciate andare per occuparmi di faccende in sospeso o per virtù puritana".Così inizia il libro "Afrodita" di Isabel Allende, un libro nel quale la scrittrice è prodiga di ricette afrodisiache e suggerimenti per tutti gli amanti. Quanti di voi hanno dato un primo appuntamento romantico in un ristorantino? Tanti. L’invito a cena, o pranzo diventa quasi automatico. Il cibo diventa comunicazione, anche perchè  aiuta nel linguaggio e  tranquillizza, produce endorfine che rilassano cosi da considerare l’invito come una potente arma di seduzione. Una cena a lume di candela poi la dice lunga sull’atmosfera che si va a creare, il locale dove si consuma il pasto diventa bagaglio di ricordo e di emozioni che restano per tutta la vita. La scelta sul ristorante non deve essere casuale, bisogna riconoscere il valore aggiunto che un bravo e buono chef sa dare al proprio piatto correlando la visita al piacere dei sensi. L’occhio vuole la sua parte e lo chef deve donare alla coppia, attraverso la composizione dei piatti, l’immagine che forma i sogni e poi sviluppa i desideri. Anche l’udito diventa complice in una splendida cena, dove il locale ovattato stimola il piacere della conversazione, i rumori discreti e l'atmosfera creano una situazione di benessere che predispone all'intimità ed alla seduzione. Una cosa da ricordare è di evitare di presentarvi impregnati di profumo cosi che l’olfatto è stimolato dai profumi inebrianti delle pietanze. Il gusto fa sognare, il sapore si spalma su tutto il palato e ci ricorda sensazioni vissute, mentre il tatto imbocca qualche leggera pietanza e dolcemente accarezza la mano di chi sta di fronte. Durante il pranzo tutto partecipa al piacere, proprio come il vestito e la biancheria dell'amante. Gli unici afrodisiaci veri, reali, efficaci risiedono nel cervello e sono la nostra immaginazione, le emozioni e il buon umore che diventa contagioso. E' in questa combinazione dei sensi che si trova la magia della grande unione tra gastronomia ed eros. Binomio che ha fatto la fortuna e la disgrazia di personaggi che hanno contribuito alla stesura della letteratura, nelle loro ragioni di vita, alimentando storie vere e leggende nell’ars amatoria delle donne, degli uomini e del cibo. In tutto questo come non menzionare il grande seduttore gourmet Giacomo Casanova (1725 -1798 d.C.) infaticabile seduttore, brillante conversatore, elegante diplomatico, alchimista, baro, spia e frequentatore di case di piacere, che riteneva il cibo fondamentale nell’arte amatoria. Aveva ragione. Cibo e sesso marciano appaiati perché entrambi, non solo consentono la continuazione della specie, ma sono legati al concetto del piacere. I cibi che Casanova consigliava per sedurre le sue amanti erano il timballo di maccheroni, i formaggi burrosi, morbidi come la pelle delle femmine, il baccalà mantecato, la cioccolata calda, bevanda che nel Settecento impazzava a Venezia, le ostriche l’energetica selvaggina frollata a puntino. Prima di Casanova anche altri non disdegnavano di imbeccare pietanze considerate afrodisiache come i Greci che raccomandavano tartufi, miele, crostacei mentre i seduttori Romani andavano alla ricerca della vigoria nutrendosi di organi genitali del lupo, del cervo, dell’asino. Gli orientali invece ricercavano la prestanza inghiottendo pinne di pescecane e testicoli di tigre, ingredienti ritenuti eccellenti forse perché difficilmente e pericolosamente reperibili. Comunque sia penso che la vera componente afrodisiaca del cibo stia nel preparare i "manicaretti" e poi magari giocare ad imboccarsi, preambolo per creare l’atmosfera ideale.

Oggi molti preferiscono mettersi nelle mani di esperti chef. Stando alle indagini fatte da una rivista di benessere il 65 per cento delle coppie tenta la seduzione del proprio partner nelle trattorie di qualità, il 15 per cento si affida al ristorante di lusso, mentre il 20 per cento indica l’albergo come deputato alla seduzione, rinunciando alla cena romantica. Il piacere per il cibo è strettamente correlato alla sfera emotiva. La persona depressa. La prima cosa che rifiuta è il cibo, non si alimenta perchè ha un'alterazione del suo schema corporeo e pensa di non piacere agli altri e di non piacersi!  Così appagare il gusto, non è solo un bisogno fisiologico di alimentarsi ma un'espressione altissima di benessere interiore. E’ fin dalle prime fasi dell'approccio sessuale che l’uno offre all’altro del cibo e lo fa fin dalla nascita della sua esistenza, emblematica è l’offerta della mela di Eva ad Adamo. Dalla notte dei tempi ad oggi, al primo incontro, al primo invito, prima di fare l'amore, si preferisce una cena intima. Il legame fra sesso e cibo consiste anche nel fatto che entrambi servono per la socializzazione, per il piacere, per la soddisfazione personale, per la sopravvivenza propria e di quelli che dopo verranno.

 

PILLOLE

I cibi afrodisiaci o ritenuti tali:

  • Al principio fu la mela, simbolo del peccato originale, metafora del desiderio e nutrimento perfetto, gustoso e salutare.
  • Le ostriche ricordano il sesso femminile e risale ai Romani il concetto che esse avessero poteri afrodisiaci! Casanova ne mangiava a sazietà prima di ogni incontro amoroso.
  • Il peperoncino è un vasodilatatore e favorisce la circolazione sanguigna soprattutto nei genitali, sia maschili che femminili. Tutto questo provoca una sensazione generale di benessere che risulta essere altamente afrodisiaca.
  • Lo zenzero si ritiene che sia afrodisiaco e lo diventa, quasi per un effetto placebo, considerato che molti problemi sessuali derivano dall'insicurezza, ben vengano le sostanze naturali che danno una spinta in più.
  • Il tartufo contiene l'androstendiolo, ormone presente anche nel maiale maschio e nel sudore umano.
  • Il rafano si ritiene che la polpa abbia proprietà afrodisiache. Usata soprattutto dai giapponesi nel wasabi la salsa per accompagnare sushi e sashimi, in Italia si trova in Basilicata e nel Veneto.
  • La senape stimola l'azione delle ghiandole sessuali. Esistono tre qualità di senape, nera, bianca e gialla.
  • La vaniglia possiede effetti euforici e può essere consumata a volontà. Combatte l'astenia sessuale, agendo sul sistema nervoso centrale e, per mezzo del suo odore, agisce indirettamente come stimolante sessuale.
  • Il cioccolato all’incontrario di come si pensa non à un ritenuto un cibo afrodisiaco, ma una sua buona tazza fungerà da ruffiano dessert. 
  • Le streghe nella pozione dell'amore hanno sempre consigliata l'acqua di lavanda da mettere sul cuscino dell’amante.

 

 

Ricette tratte da “Afrodita” di Isabel Allende- - Edizioni Feltrinelli


Pasta agli asparagi e caviale 
Ingredienti:

250g di tagliatelle

50g di caviale

2 cucchiai di olio d'oliva

1 uovo sodo sminuzzato

1 cucchiaio di capperi

6 piccoli asparagi verdi

1 tazza di salsa leggera.

Preparazione: fai bollire 8 tazze d'acqua con un cucchiaio d'olio e sale, e butta le tagliatelle. Contemporaneamente fai cuocere al vapore gli asparagi per 5 minuti (devono rimanere belli sodi). Tagliali a tronchetti di3 centimetricirca di lunghezza e cospargili con un cucchiaio d'olio. Scola la pasta al dente e mescolala con gli asparagi e la salsa in un recipiente precedentemente scaldato in forno. Distribuisci sulla superficie il trito d'uovo sodo e i capperi, e alla fine forma una montagnola di caviale nel centro. Contorna con spicchi di limone e servi subito. 

 

Melanzane dello sceicco 
Ingredienti:

1 melanzana grande,

1 cipolla,

4 cucchiai di olio d'oliva

2 pomodori

1 spicchio d'aglio

1 pizzico di chiodi di garofano in polvere

1 cucchiaino di zucchero

3 cucchiai di parmigiano o pecorino grattugiato

Sale

Pepe

Burro.

Preparazione:

 Taglia la cipolla a fettine trasparenti e trita l'aglio, quindi falli soffriggere nell'olio d'oliva. Unisci i chiodi di garofano, zucchero, sale e pepe. Copri il tegame e fai cuocere a fuoco basso per 3 minuti. Intanto taglia a rondelle la melanzana e i pomodori e porta il forno alla massima temperatura. Metti uno strato di melanzane in una pirofila imburrata, ricoprila con una parte del trito d'aglio e cipolla, cospargi un po' di formaggio grattugiato, poi disponi uno strato di pomodori e il resto della cipolla e del formaggio. Infine, sparpaglia qualche ricciolo di burro, ricopri la teglia con un foglio d'alluminio e inforna. Dopo mezz'ora togli la stagnola e lascia la teglia nel forno caldo per far ammorbidire le melanzane (circa 10 minuti). Il piatto va servito con del riso. 

 

Madame Bovary 
Ingredienti:

1 tazza colma di amarene, fragole lamponi e ribes.

3 cucchiai di zucchero

2 cucchiai di kirsch

1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata

3 cucchiai di mascarpone

2 biscotti savoiardi sminuzzati,

1/2 banana.

Preparazione: togli il nocciolo alle amarene. Uniscile all'altra frutta e fai bollire con lo zucchero per 8 minuti. Togli dal fuoco, scola, metti da parte il succo e lascia raffreddare. Con una forchetta lavora il mascarpone, la scorza di limone grattugiata e i biscotti tritati. Aggiungi il sughino della cottura e il kirsch per ammorbidire il composto. Dividi la crema nelle coppette e ricoprila con il trito di frutta rossa. Prima di servire taglia a rondelle la banana e guarnisci il dolce. 

 

Seno di novizia 
Ingredienti:

1 tazza di ciliege tritate fini

4 chiare d'uovo

4 cucchiai di zucchero in polvere

1 goccio di essenza di vaniglia.

Preparazione

Monta a neve le chiare e aggiungi lentamente lo zucchero. Unisci l'essenza di vaniglia e le ciliege tritate. Metti il tutto in uno stampo imburrato e fai cuocere in forno a temperatura moderata per un'ora. Va servito con crema inglese o con crema chantilly. 

 

(inviatoci dal Sig. F. Valicenti del "LunaRossa" in Terranova di Pollino - PZ)