24/11/2024
Le Trevisane, diffuse in tutto il Veneto, sono a seme italiano. Un mazzo tradizionale conta 40 carte, ma ne esistono anche da 54 con l'aggiunta dell'8, del 9 e del 10 (ovviamente uno per seme) e di due matte. Il valore numerico di ogni carta è segnato in alto a sinistra e, capovolto, in basso a destra. Su ciascun asso sono riportati dei motti che ricordano i rischi del gioco d'azzardo: sull'asso di coppe "Per un punto Martin perse la capa"; sull'asso di bastoni "Se ti perdi tuo danno"; sull'asso di spade "Non ti fidar di me se il cuor ti manca"; sull'asso di denari "Non val sapere a chi ha fortuna contra".
Il fante di spade è chiamato comunemente vecia ("vecchia"); in alcune zone, tutti i fanti sono detti vecie e in particolare quello di spade è detto vecia scapelada ("vecchia senza cappello"). Dei denari (noti anche come ori), il sette e il dieci assumono, come anche in altre regioni, l'appellativo "bello" (belo). Assieme alle bolognesi sono le carte più lunghe d'Italia: misurano infatti 49×104 mm.